INFRAMAN, L’ALTRA DIMENSIONE

SCHEDA TECNICA

Titolo originale: Zhong guo chao ren

Anno: 1975

Regia: Shan Hua

Soggetto: Kuang Ni

Sceneggiatura: Kuang Ni

Direttore della fotografia: Tadashi Nishimoto (accreditato come Lan-Shan Ho)

Musica: Yung-Yu Chen

Effetti speciali: Michio Mikami

Produzione: Run Me Shaw

Origine: Hong Kong

Durata: 1h e 28’

 

CAST

Danny Lee (accreditato come Li Hsui-Hsien), Terry Liu, Hsieh Wang (accreditato come Wang Hsieh), Man-Tzu Yuan, Wen-wei Lin, Dana (con il nome di Shu-Yi Tsen), Chien-Lung Huang, Lu Sheng, Yang Chiang, Chun Chin, Tien-chu Chin, Jen Kwan, Bruce Le (accreditato come Kin Lung Hung e da non confondere con il quasi omonimo Bruce Lee)

TRAMA

Nel 2015, dopo una serie di sinistre avvisaglie, un vulcano dormiente da secoli torna improvvisamente in attività seminando il panico sulle coste dell’arcipelago giapponese: è tutta colpa di Dragon Mom (la principessa demone Elzebub, nella versione originale), la regina del popolo degli abissi, risvegliatasi dopo un sonno durato 10 milioni di anni, un demone distruttore dall’aspetto umano, che sta sconvolgendo l’equilibrio naturale della Terra proprio attraverso terremoti e catastrofi con il fine di conquistare il pianeta e intenzionata ad assoggettare l’umanità o a distruggerla con il suo esercito di mostri e demoni mutanti. Ma Dragon Mom non ha fatto i conti con il genio del professor Chang, uno scienziato atomico che decide di correre ai ripari e che in un centro iper-tecnologico riesce a trasformare il giovane campione di kung-fu Rayma (o Rhema) nel potentissimo Inframan: con una tuta rossa, due grandi occhi azzurri e una serie di superpoteri, il cyborg tenterà di riportare la pace sul nostro pianeta. L’eroe, metà uomo e metà macchina, sbaraglia nel corso della serie una schiera innumerevole di creature marine mutanti e, quando la terribile principessa rapisce la figlia di Chang per costringere il padre a donarle analoghi super-poteri, non esita a rischiare la vita per liberarla.

NOTE

Pellicola di culto prodotta dai mitici Shaw Brothers Studios di Hong Kong, “Inframan – L’altra dimensione” è un film ricco di acrobatiche sequenze di kung-fu, costumi di gommapiuma e scenografie da cartone animato. Se l’ispirazione viene direttamente da varie serie tokusatsu giapponesi (le serie di supereroi del Sol Levante), prime fra tutte “Ultraman” e “Kamen Rider”, questo esperimento cinese, diretto da Shan Hua, si segnala per una serie di clichè tipici di molti prodotti degli Shaw Brothers: spettacolarità, sveltezza nella storia, nessun tempo morto, ritmo serrato, inserimento di varie movimentate sottotrame che vengono chiuse solo alla fine della pellicola con una costruzione della storia spezzettata per frammenti secondo uno stile che ricorda da vicino il racconto a fumetti, utilizzo di archetipi non dissimili da quelli degli anime e dei telefilm di successo in voga allora, specie nei film dei mostri giapponesi, dove la minaccia alla Terra viene messa in atto attraverso smottamenti ed esplosioni che rivelano poi tutta la malvagità del cattivo di turno.

“Inframan – L’altra dimensione” viene considerato il primo film cinese di supereroi e a interpretare Rayma troviamo Danny Lee, che da lì in poi avrà una lunga carriera di comprimario nel cinema di Hong-Kong, specialmente nelle vesti di poliziotto: su tutti ricordiamo ad esempio la partecipazione al capolavoro “The Killer” di John Woo, mentre la star del cinema di kung-fu cinese Bruce Le (da non confondere con Bruce Lee) riveste qua un ruolo di comprimario.

Il film è stato scritto da Ni Kuang (famoso scrittore e sceneggiatore di fantascienza in ambito cinese), mentre la colonna sonora, opera di Yung-Yu Chen, contiene anche brani musicali dalle serie giapponesi “Ultraseven” (sequel di “Ultraman”) e “Mirrorman”.

I costumi di Inframan e dei mostri di Dragon Mom sono stati realizzati dalla giapponese Ekisu Productions, che aveva lavorato per molte serie tokusatsu della Toei nello stesso periodo (“Il fango verde”).

Vediamo in ultimo i poteri di cui Inframan è stato dotato dai suoi creatori: vede attraverso i muri, può volare, spara saette disintegratrici, cresce a piacimento nella statura, trae alimento dalla luce solare (vi ricorda nessuno?). Inframan è in pratica la positiva forza della natura addestrata dall’intelligenza dell’uomo; una “tecnologia mistica” armata contro le forze del male.

Negli USA, il film è stato distribuito con i titoli: “Chinese Superman”, “The Infra Superman”, “Infra-Man”, “The Super Inframan”.

Davide Longoni