ALCHIDION – L’ANIMA DEL DRAGO

Continuiamo il nostro discorso di presentazione di libri nuovi di genere fantastico per arricchire la vostra biblioteca personale, dando come sempre largo spazio alle nuove leve: questa volta vi presentiamo “Alchidìon – L’Anima del drago” (680 pagine; 15 €) di Valeria Ornano, pubblicato da MJM Editore.
Veniamo alla trama Il Regno di Alchidìon è governato dall’equilibrio fra Bene e Male. Quando Malecum, incarnazione immortale del Male, invia il drago nero Inferno a manifestare il suo sopravvento, l’Incontemplabile, incarnazione immortale del Bene, sceglie fra la popolazione sei valorosi, i Krama. Sarà compito loro intraprendere un pericoloso viaggio fino ai confini del Regno, ricevere l’unica arma in grado di uccidere Inferno e annientare così l’anima del drago. Ma il compito si rivelerà più complicato del previsto, dal momento in cui un popolo guerriero decide di invadere Alchidìon, intralciando il pellegrinaggio dei Krama e rischiando di rendere vani tutti i loro sforzi di salvare la loro patria.
Riusciranno i sei prescelti a portare a termine il loro compito e raggiungere non solo la meta fisica del loro vagare, ma anche e soprattutto a tracciare la propria strada in quello che è il loro viaggio alchemico, tra avventure, incantesimi, creature mitiche, nemici intriganti, amori, amicizie e differenze all’apparenza troppo grandi per essere superate?

“L’Anima del drago”, ci racconta l’autrice, “è il primo dei due capitoli della saga di Alchidìon, tuttavia entrambi i volumi si sviluppano in modo abbastanza autoconclusivo. Inizialmente la storia era molto semplice e lineare, così come lo era stata l’idea da cui è partito tutto. Non c’era l’intenzione di una pubblicazione, e Alchidìon era solamente un tentativo di capire se sarei stata in grado di scrivere un libro vero e proprio dopo una valanga di brevi storie. Durante la stesura però il filone principale coi sei personaggi che vanno alla ricerca del drago si è arricchito di tantissimi elementi nati sul momento, di nuovi personaggi e delle loro storie personali, di eventi che infine sono divenuti cruciali per l’intreccio, fino ad allargarsi a tal punto da farmi realizzare che tutto questo materiale non sarebbe mai potuto stare in un solo libro, che pure consta di più di 600 pagine. Ho così deciso a un certo punto della stesura di lasciare in sospeso alcuni elementi, anche in modo tale da incuriosire il lettore sulla risoluzione di determinati enigmi, e di sviluppare questi ultimi nel secondo capitolo della saga, che sto attualmente scrivendo. “L’Anima del drago” è dunque un libro che ha una sua conclusione, ma che lascia alcuni interrogativi irrisolti. Per certi versi ho anche immaginato un terzo libro, una sorta di “storia degli eredi” dai contenuti però più leggeri e quasi adolescenziali. Il progetto è però ancora molto vago e viene senz’altro dopo molte altre storie che ho in cantiere.

La stesura de “L’Anima del drago” mi ha rubato due anni per essere portata a termine e il consumo di un grande quaderno coperto di appunti e promemoria su eventi, personaggi e creature magiche e mitiche. Il libro inoltre ha una sorta di doppia lettura alchemica, nella quale ho riversato un interesse per i meccanismi alchemici e i simbolismi e le credenze di questo sistema filosofico, in modo da creare un collegamento fra i personaggi e gli elementi quali zolfo, mercurio, sale, aceto, e i loro stessi caratteri peculiari. Certuni di questi elementi sono resi palesi nella trama del romanzo e spiegati dagli stessi personaggi, altri sono nascosti in modo da lasciare al lettore che conosce un poco l’alchimia il divertimento di scoprirli e trovarli da solo”.

Valeria Ornano è nata a Cagliari il 5 gennaio 1983. Ha studiato per due anni e mezzo Beni Culturali e Archeologia e tuttora studia Egittologia da autodidatta su manuali universitari. Per molti anni ha scritto e pubblicato brevi storie a puntate su internet, tra cui anche originali scritti negli anni dell’adolescenza, in modo da avere un riscontro esterno da parte di chi leggeva tali scritti e riuscire a migliorare il suo stile narrativo.

A questo punto non ci resta che augurarvi buona lettura!

Davide Longoni