MACCHIE SOLARI (APPUNTI PER UN RACCONTO THRILLER)

Omaggio a Sergio Martino,

Ernesto Gastaldi

e Heléne Cattet & Bruno Forzani

Personaggi

OLIVIERO RETA, il padre di Solange, ex professore di liceo, scrittore impegnato fallito, alcolizzato, irascibile e violento, tradisce la moglie e trascura la figlia. Passa il suo tempo chiuso nello studio a cercare di scrivere, oppure è occupato ad organizzare delle feste alcoliche con dei ragazzi hippy di una comune vicina alla villa.

IRENE, è la madre di Solange, è lei quella con la grana, quella che mantiene il marito fallito; è una donna gelida e vendicativa, molto silenziosa, l’opposto di Oliviero; è bellissima e di professione fa il medico legale, infatti sarà lei a fare le autopsie delle varie bambine vittime del maniaco nella Sarzana anni ’80.

GASTONE, è l’autista, factotum della casa, in realtà è un tipo losco, ambiguo, forse pedofilo, amante della madre e del macabro (ama torturare e fare del male agli animali della villa).

SOLANGE, la bambina, figlia di Oliviero e Irene; lei sola in un mondo di grandi (malati), nella villa silenziosa, sola nelle notti buie, nei pomeriggi che non passano mai…

AGOSTINA, ex studentessa di Oliviero e sua amante; frequenta saltuariamente le feste di Oliviero e la villa con delle scuse qualsiasi.

COMMISSARIO CAPUANA, è quello incaricato di trovare il maniaco che uccide le bambine. E’ ossessionato dal caso…

Notte; festa hippy con Oliviero ubriaco e arrogante. Irene, la moglie, viene umiliata da lui; Solange, una bimba di 13 anni, a letto, nel buio, sente la musica e del party sfrenato. Poi si accorge di un’ombra immobile ai piedi del letto. Una sagoma più scura di Ecate, senza fattezze…

Giorno: Solange, la villa, il giardino, il caldo, il mare all’orizzonte; l’autista factotum, Gastone, che la guarda in modo strano; Oliviero che dà ripetizioni private a una studentessa, Agostina, la quale, in realtà, è la sua amante. Più tardi, Oliviero, nello studio, cerca di scrivere un nuovo racconto, ma ormai è finito come scrittore. Beve, beve, si abbruttisce. Irene non c’è, è fuori, all’Ospedale dove lavora come medico legale. Solange vede la tv, sente della bambina scomparsa: è già la seconda (di 13 anni); la prima è stata ritrovata cadavere, orrendamente mutilata e stuprata; le hanno cavato entrambi gli occhi.

La cantina, il luogo proibito della casa dove Solange vede (di nascosto) scendere i genitori con delle vivande; la camera della madre è tappezzata di ritratti di un bambino (il fratellino morto di Solange). Nessuno accenna all’argomento, tra i genitore c’è silenzio e astio. Con Solange non parla nessuno; traumi borghesi interiorizzati…

Notte; cena, litigio tra Oliviero e Irene che gli rinfaccia la storia con Agostina; Oliviero la picchia, poi esce furioso di casa; Solange viene mandata nella sua camera piena di bambole. Rumori e fruscii fuori dalla sua porta. Passi nel corridoio buio. Solange è curiosa, attratta e spaventata dal buio. Scende dal suo lettino, con la sua vestaglietta. Scalza, cammina nel corridoio. La camera di sua madre è socchiusa. Vede la madre e Gastone mentre fanno sesso. Solange intravede l’ombra che la spia. Il rumore della porta della cantina che si chiude, sbatte. La madre se ne accorge, Solange corre in camera e si accorge di alcune bambole con gli occhi strappati…

Giorno; trovata la seconda bambina sparita, anche lei morta e violentata, senza occhi. La portano a Villa Reta, giù nella cantina, dove la madre di Solange potrà eseguire l’autopsia. Solange li segue di nascosto e sente Irene confabulare col commissario Capuana sulle modalità dell’omicidio. Fuori le macchie solari, il caldo, il mare all’orizzonte…

Notte; Solange nel suo letto. Per la prima volta si tocca nelle parti intime; il tintinnare sinistro del lampadario di cristallo; un occhio cattivo la spia dal buco della serratura; lei se ne accorge, smette di toccarsi e mette dei pezzetti di carta nel buco, allora l’ombra cerca di entrare usando la lama di un rasoio per sollevare il gancio che tiene chiusa la porta. Solange scappa dal balcone finestra; passa davanti alla camera da letto di Irene e la vede piangere sulla foto del figlio morto. La bambina passa oltre e vede Oliviero ubriaco che dorme nel suo studio davanti alla macchina da scrivere (sul tavolo un plico di fogli con sopra scritta centinaia e centinaia di volte la medesima frase). Solange sguscia via e scende in cantina, oltre la porta sbarrata. Sotto, nell’oscurità, intravede la bimba morta stesa su un tavolaccio di legno. Incuriosita si avvicina per toccarla. In una stanza attigua scorge una specie di branda e dei disegni infantili appesi alle pareti di pietra grezza, poi un rumore improvviso. L’ombra la afferra da dietro e le preme una mano (guantata, di pelle nera) sulla bocca. La lama lunare di un rasoio scivola verso la gola…

Giorno; Solange, appoggiata alle sbarre del cancello della villa, spia il mondo di fuori, sente i battitori nel bosco (è scomparsa una terza ragazzina), poi chiude gli occhi, sente il profumo del mare, il calore sulla pelle, il prurito alle gambe; una mano scivola tra le cosce, le macchie solari in cielo sono nella zona dell’equatore; quando Solange ritira la mano, vede le dita sporche di sangue; le macchie aumentano, luce, luce, luce…

Davide Rosso

Fotografia di Cristiano Chiesa