NOVELLE CRUDELI

Torna l’attivissima Eris Edizioni di Torino con un nuovo libro che non potrà certo mancare nella vostra biblioteca personale del fantastico: si tratta della raccolta di racconti “Novelle crudeli – Dall’orrore e dal grottesco quotidiani” di Francesco Cusa (batterista e compositore jazz di fama internazionale), volume inserito nella collana “Atropo” e impreziosito dalle illustrazioni di Daniele La Placa (304 pagine; 14,00 €).

Attraverso un orrore che si avvicina più al significato originario del termine che ai prolifici generi letterari-cinematografici dell’ultimo secolo, nelle sue novelle Francesco Cusa rappresenta ciò che di più basso anima i vizi, gli istinti e le morbosità dell’uomo contemporaneo. Un cinismo freddo e irriverente, una schiettezza che turberanno la mente del lettore. Questa raccolta di racconti mostra capricci, paure, fobie e manie dell’essere umano. Un sincero campionario dei peggiori casi umani della nostra società.

In “Novelle crudeli” il lettore si trova davanti a una galleria di personaggi al limite di una follia interiore, profondamente inquietante nella sua banalità e che li divora da dentro piano piano, conducendoli alla costruzione di un spaventoso paesaggio interiore che squarcia la loro vita senza concedere loro un’istante di lucidità, neanche poco prima della loro inesorabile fine. Anzi, in quasi tutte le sue storie, Cusa, rappresenta la trasfigurazione finale dei corpi e delle anime dei personaggi nelle loro malattia compulsiva, da cui forse possono riscattarsi solo con la loro morte fisica, morale o attraverso la loro totale incoscienza; perché di fatto si tratta di un’umanità malata incapace di redimersi. Non a caso ogni singolo racconto non è costruito secondo i canoni di una narrazione classica, non è l’intrattenimento puro che si prefigge l’autore, né deve essere l’aspettativa del lettore: i racconti contenuti in “Novelle crudeli” sono più che altro dei ripugnanti canti finali di un’umanità che compie la sua alienazione nel grottesco. E sono narrati attraverso il fantastico, l’horror più macabro e il surreale, offrendoci un sincero campionario dei peggiori casi umani della nostra società in cui nessuno vorrebbe imbattersi. Stimati professionisti schiavi del delirio consumato nel segreto dei propri appartamenti, donne sadiche e vendicatrici che trasformano l’omicidio in virtù, vite stravolte da logiche subumane e percezioni allucinate che non possono avere un lieto fine. Case che intrappolano uomini allucinati da un orrore senza volto, umani ripugnanti e osceni sformati dalle proprie manie, fobie ataviche che risvegliano istinti animali, il nervosismo quotidiano che diventa una marea omicida.

Con ironia, stupore e malcelato disgusto, il narratore ci porta al centro di un inferno fatto di piccole tragedie domestiche dai toni splatter, morbosità patologica dei rapporti interpersonali e ripugnanti legami di parentela che possono tormentare sino alla follia. È proprio la voce interiore della morbosità, dei vizi e degli istinti più bassi, che proietta le sue raffigurazioni, i suoi mostri (descritti con raffinata sapienza letteraria da Cusa) nella realtà quotidiana, impregnandola e imbrattandola di un ego abominevole, esattamente come trapela anche dalle tetre e surreali illustrazioni di Daniele La Placa, che arricchiscono i racconti.

Francesco Cusa è nato a Catania nel 1966. È batterista e compositore jazz di fama internazionale. Attivo nell’ambito dell’interdisciplinarietà artistica, ha realizzato numerosi lavori di creazione di musiche per film, spettacoli teatrali e letterari, danza e arti visive, collaborando con noti ballerini, poeti e visual performers. Alterna la carriera da musicista a quella di scrittore e critico cinematografico. Collabora con le riviste Lapis e Cultura commestibile su cui cura la rubrica Il cattivissimo. Alcuni dei racconti presenti in questa raccolta, sono stati editi per la prima volta in diverse antologie collettive da Giulio Perrone Editore, e nel 2012 erano stati pubblicati, in edizione limitata e rilegata a mano, sempre con il titolo “Novelle crudeli”, da Eris Edizioni.

Daniele La Placa è nato nel 1979. Appassionato da sempre al disegno in tutte le sue forme, dal 2007 lavora nello studio torinese di illustrazione LibellulArt. Nel corso del 2011 alcuni suoi lavori vengono pubblicati sulla rivista Frigidaire e nel 2012 realizza alcune illustrazioni per i libri Fragili Mutanti e L’allevatore di farfalle, editi da Eris Edizioni.

Edizioni Eris è una casa editrice che nasce a Torino dal bisogno di un gruppo di amici di essere motore e ricettacolo di una cultura condivisa, slegata dal concetto industriale di libro solo come prodotto e mai come opera. Una cultura condivisa libera di circolare: non ci accontentiamo degli slogan sui liberi saperi, vogliamo una cultura che viene da tutti e viene restituita a tutti tramite la voce di chi si sceglie autore e crea minuscoli tasselli che ci raccontano il mondo, appartenendo a questo. Il bisogno di una cultura superi la narrazione o la celebrazione del passato, ma che ne sia la logica prosecuzione in un continuo divenire, con tutte le contraddizioni che questo meccanismo può comportare. Eris, dea della discordia nella mitologia greca, che ben rappresenta l’incontro- scontro alla base del farsi della cultura. Perché discordia significa ammettere le differenze e incominciare a costruire da queste. Eris si slega dalla concezione comune del diritto d’autore che oggi sminuisce autori opere e fruitori perché legato troppo al mero supporto e ai suoi problemi di mercato, disinteressandosi di coloro che scrivendo e leggendo rendono necessario il supporto stesso ma che, non bisogna dimenticarlo mai, solo un supporto è. Quindi Eris sceglie le  Creative Commons che restituiscono all’opera e alle idee che questa contiene la giusta libertà e la dovuta dignità, senza negare i diritti dell’autore e del fruitore, e riconoscendo, questo lo aggiungiamo noi, il lavoro di chi mette in contatto scrittore e lettore, l’editore. Vogliamo dare corpo e distribuire opere, non probabili successi economici, senza basare le nostre scelte sull’importanza di un autore ma solo sulla bontà della sua opera, con un occhio di riguardo a chi è esordiente e che ha diritto di essere scelto per quello che fa e non per quanto in libreria potrebbe fruttare.

Giusto un appunto da parte dei responsabili di questo progetto: “una policy elementare, Eris in nessun modo, con nessuna sua opera vuole favorire o favorirà il razzismo o atteggiamenti xenofobi, Eris è antisessista, contro ogni discriminazione di genere, antifascista e contro qualsiasi regime totalitario che privi l’uomo dei suoi diritti fondamentali”.

A questo punto non ci rimane che augurarvi buona lettura.

A cura della redazione