IL MURO DI LUCE

Sono passati alcuni mesi dalle prime indiscrezioni riguardanti il nuovo romanzo del maniaghese Emiliano Grisostolo, storia che questa volta accarezza nuovi generi letterari e nuove dimensioni. L’autore, dopo le consuete riscritture e sessioni di editing, ha da poco dato alle stampe, per i tipi di Ciesse Edizioni, il libro Il muro di luce (192 pagine; inserito nella collana SILVER), disponibile anche nella versione e-book  nelle più importanti piattaforme online e sul sito della casa editrice.

Si tratta del terzo lavoro che Grisostolo porterà in libreria con il logo Ciesse Edizioni, e del suo nono romanzo edito dal 1997 a oggi. Dopo Come foglie portate dal vento e Unabomber, l’autore maniaghese riporta la sua Maniago in prima linea, ambientando la storia parzialmente nel paese in cui vive, tra le sue vie ma soprattutto tra le valli, le grotte e i boschi che la circondano, perché, come dice l’autore, “ogni luogo merita di essere raccontato”. Il nuovo romanzo attraversa diversi spazi temporali e dimensioni. Come racconta l’autore, “siamo negli anni ’40. Immobile in una stanza d’albergo di New York, il vecchio scienziato ha una nuova visione causata dalla sinestesia, esce per raggiungere il proprio laboratorio e completare la sua macchina. Poco distante il parco e la collina sono immersi in un’apparente calma.
Siamo negli anni ’60. Un ufficiale dell’esercito americano è al comando della base militare di Mountauk che si trova nei pressi di un parco vicino New York. Siamo nel 2013. Marco, un giovane imprenditore, si trova a pochi giorni dalle ferie estive, osserva luci in movimento nella notte sopra i monti che circondano Maniago. Alcuni giorni dopo, con un amico militare della vicina base americana in procinto di tornare nel suo paese, decide di passare una giornata tra i boschi nei pressi della Val Cellina. Sarà in questo luogo che avverrà l’incontro con un vecchio in fuga. Ad inseguirli nell’oscurità, figure aliene che sembrano uscite da un film, e questo incontro cambierà per sempre le loro vite”.

Con la sua consueta narrazione asciutta e cinematografica e non nuovo a cambiamenti di genere letterario, l’autore maniaghese ha deciso di rimettersi in gioco ancora una volta, tuffandosi nuovamente dopo molti anni nel mondo del fantastico: è infatti del 1998 il suo romanzo horror dal titolo Adrenalina, lasciando ora il noir per attraversare il terreno del genere sci-fi, ambientando la sua nuova storia proprio tra Maniago, le montagne che la circondano e le vallate che scendono verso la pianura. Con nuovo slancio ha deciso di percorrere nuove vie in cui visite di esseri alieni si amalgamano con la storia di un personaggio storico realmente esistito. Il muro di luce sarà un viaggio tra presente e passato, dove nuove dimensioni si apriranno al di là di passaggi nascosti tra quei boschi che l’autore ama, e dai quali trae l’ispirazione per le sue nuove avventure letterarie.

“Il 2013 è stato un anno di rinnovamento a tutto campo, conclude Grisostolo, di novità e voglia di mutare ancora una volta che fanno parte integrante del mio carattere. Se non potessi farlo sarei come un animale in gabbia, volare e librarmi in nuovi spazi sono per me libertà assoluta. Trasformare ciò che già sono in qualcosa di ancora una volta diverso, sperimentando, cambiando le carte in tavola verso orizzonti nuovi sono l’acqua che mi serve per sopravvivere giorno dopo giorno”.

Prima di lasciarvi alla prosa di Emiliano vi lasciamo con una citazione dalla quarta di copertina: “Durante gli anni ’40 si scoprì il modo di muoversi nello spazio tempo continuo. Mondi paralleli che si intrecciano vennero messi in comunicazione. Tempi che si accavallano intersecandosi in un vortice che stordisce. Nel cielo si muovono luci. Nei boschi, occhi osservano. Tra i boschi esistono i Muri di Luce. Portali che conducono in altri dimensioni. Passaggi che saranno la via. C’è già chi li sta usando. E osserva il nostro mondo”.

Buona lettura.

A cura della redazione