IL MIO NOME E’ DIO

Il mio nome è Dio…
…o almeno così mi chiamano in molti! Invece altri preferiscono Allah, altri Zantos, altri ancora Burmana… e così via!
Sono conosciuto in tutta la galassia… certo, con nomi diversi, ma sono sempre IO!
Io viaggio… ascolto… imparo… e poi mi faccio “vedere”… “sentire”… e divento un idolo da adorare, perché è così che deve essere!
Lo scopo della mia vita è creare. Ma prima devo imparare… o forse questo viene dopo? Non ha importanza!
Io sono il Creatore di questa galassia: sputo a destra e a manca… e creo!
Come quella volta che sputai su un piccolo pianeta del sistema solare…
Bei tempi!
Ricorderò sempre quell’insignificante pianetucolo! Nel bene e nel male mi fu devoto per millenni… Ma ora… ora si è allontanato da me: o forse è il contrario? Dopotutto non è colpa mia: io devo viaggiare nella galassia per creare e, se sto sputando dalle parti di Sirio, non posso certo accorrere sulla Terra: quel piccolo pianeta del sistema solare… Ah, li sento io, quando mi chiamano… mi invocano… ma io cosa posso farci? Non sono onnipresente come loro vorrebbero… e poi mi stanco anche io!
Come quella volta che decisi di mettere un mio sostituto su quel pianeta…
Come si chiamava quell’esaltato? Ah sì… Gesù Cristo!
Bel tipo, quello!
L’avevo trovato per caso durante uno dei miei viaggi… era tutto solo soletto su un pianeta, ultimo sopravvissuto di una razza che avevo creato in gioventù… Mi fece pena e lo portai con me… poi lo misi là in qualità di supervisore… e lui, quell’esaltato, mi va a fare la fine del topo e si fa accoppare…
Ma io dico… vi sembra questo il modo di comportarsi? E io che l’avevo pure aiutato!
Gesù Cristo… certo che però era un bel tipo! I suoi giochetti di magia erano davvero forti! Non ho mai capito come facesse… ma era davvero forte!
Così poi non ho più voluto provare ad usare sostituti…
Giammai!
Era preferibile farmi miglia e miglia e miglia a piedi… e constatare di persona l’andamento delle cose!
Anche se l’ultima volta la Terra non mi è piaciuta molto! Mi hanno un po’ voltato le spalle, come si dice…
E a me questo non va giù… io m’incazzo!
Certe volte mi verrebbe voglia di fare come quella volta con Noè: un bel diluvio e… via, si ripete tutto daccapo! Certe volte se lo meriterebbero, ma tanto poi cosa cambierebbe?
Dovrei ricostruire un altro mondo e mi ritroverei prima o poi pugnalato alle spalle di nuovo…
Come quella volta su Alpha Centauri… ma questa è un’altra storia!
Quanto mai non ho accettato quel posto in Ufficio…
No, io volevo l’avventura… e così, faccio il Creatore!
Bel fesso!
Fossi stato in Ufficio adesso sarei sposato con lei… e invece, eccomi qui… tutto solo a girovagare per la Galassia a sputare a destra e a manca per un intero Ciclo! Me la sono cercata!
Speriamo almeno che lei al prossimo Ciclo resti in Ufficio, perché se sceglie la Creazione o le tocca la Fine del Ciclo non la rivedrò più!
Noi viviamo tre tipi di Cicli: i primi due sono intercambiabili e si ripetono più volte, mentre il terzo è inevitabile!
Ma chi le avrà decise queste cose?
Non lo sappiamo neppure noi, tanto la nostra razza è vecchia! Non c’è nessuno che si ricordi chi sia stato il primo ad inventare i Cicli: il lavoro della Creazione… e quello dell’Ufficio…
Un intero Ciclo davanti a uno schedario a raccogliere i dati che provengono dai vari Creatori: una barba! Ma almeno la sera torni a casa e ti riposi… invece noi Creatori dormiamo dove ci capita… un asteroide… un satellite… una cometa… qualunque cosa va bene dopo sei giorni di intenso lavoro… il settimo ci riposiamo! Mangiare di fretta… quello che si trova… che vita!
E poi la Fine del Ciclo… quando vieni disattivato e devi fare posto alle nuove generazioni… dopo aver lavorato come un cane per tutta la vita… e poi hanno il coraggio di dire: “a tua scelta”… sì, bella scelta!
O la noia in Ufficio o la noia fra le stelle… “a tua scelta”, s’intende!
Speriamo veramente che lei scelga l’Ufficio, perché il prossimo Ciclo io farò così… sono stanco della Creazione… voglio metter su famiglia e sistemarmi… anche perché fra qualche anno arriverà la Fine e dovrò essere disattivato…
Fino ad allora voglio almeno un po’ di riposo e tranquillità e non il freddo buio degli spazi siderali…
Sono stanco… stanco… stanco…
Il Ciclo… che sistema assurdo di vita!
Le nostre Creature vivono libere di fare ciò che vogliono, gli diamo il libero arbitrio, mentre noi possiamo solo creare e schedare… schedare e creare… ad infinitum…
Siamo una razza di Creatori e di Schedatori… e basta!
Per la coda della cometa di Halley, a me pare assurdo!
Chissà se solo io mi faccio domande sull’inutilità del Ciclo! Eppure… è necessario perpetuare la specie… ma quale specie? La nostra? Le altre inferiori?
Il Ciclo… lavoro, lavoro e lavoro… poi se sbagli devi pure pagare le conseguenze, come quella volta sul pianeta Xuthal… ma questa è sempre un’altra storia!
Ma un errorino, per tutte le galassie a spirale, si potrà anche commettere, no?
E invece… NEGATIVO!
Niente da fare: non sono ammessi errori di sorta!
E tutto questo fare e disfare, creare e catalogare porta solo all’inevitabile termine: la Fine del Ciclo!
Ma chi l’avrà inventato?
Io dico, ci sarà stato un primo, no?
Se lo becco…
Beh, ora devo proprio andare… ho un paio di sputi da fare qua e là…
Poi, se mi gira, spazzo via la Terra… almeno qualche volta possiamo anche divertirci a distruggere!
Magari questa volta invece del diluvio, gli tiro addosso una bella cometa…
Uno spettacolo pirotecnico nella galassia: niente male l’idea… davvero niente male!
Mah, ci penserò!
Il mio nome… è DIO!
 
Originariamente pubblicato sul numero 2 de LA ZONA MORTA, aprile 1990
Corretto e ampliato per il sito LA ZONA MORTA, novembre 2006

26/02/2007, Davide Longoni