LA GUERRA DEL FUOCO

SCHEDA TECNICA
Titolo originale: La guerre du feu, Quest for fire, The War of Fire
Anno: 1981
Regia: Jean-Jacques Annaud
Soggetto: dal romanzo omonimo di J. H. Rosny Aîné (pseudonimo di Joseph-Henri Honoré Boëx)
Sceneggiatura: Gèrard Brach
Direttore della fotografia: Claude Agostini
Montaggio: Yves Langlois
Musica: Philippe Sarde
Effetti speciali: Mark Molin
Produzione: Michael Gruskoff
Origine: Francia/Canada
Durata: 1h e 34’
 
CAST
Everett McGill, Rae Dawn Chong, Ron Perlman, Nameer El Kadi
 
TRAMA
La tribù degli Ulam è attaccata dai neanderthaliani e nella fuga il piccolo focolare che costituisce la sua riserva di fuoco, fonte di vita e di calore, finisce in acqua. In tre si mettono alla ricerca del fuoco, riuscendo a rubarlo a una tribù di cannibali. Nel trambusto però una giovane donna catturata dai cannibali riesce a liberarsi dai legacci e si unisce ai tre cacciatori. Tra il capo dei cacciatori e la giovane nasce un legame. Durante il viaggio di ritorno i tre vengono in contatto con la tribù della giovane dalla cui cultura più sviluppata apprendono la tecnica per accendere il fuoco, l’uso delle frecce scagliate col propulsore ma anche la capacità di ridere. Tutto ciò lo trasmetteranno alla loro tribù una volta concluso il loro lungo viaggio.
 
NOTE
Il film, tratto da un romanzo di J.H. Rosny Aine, si avvale delle consulenze di Anthony Burgess (scrittore famoso soprattutto per aver scritto “Arancia meccanica) per i linguaggi usati dagli uomini primitivi e di Desmond Harris, zoologo ed etologo inglese, per le gestualità.
La pellicola è stata girata in moltissimi territori e l’equipe ha dovuto effettua riprese nelle Badlands dell’Alberta in Canada, nella zona di Cathedral Grove nella Colombia Britannica canadese, a Bruce Peninsula nello stato dell’Ontario sempre in Canada, a Ben Nevis nelle Highlands scozzesi, sulle Cairngorm Mountains sempre in Scozia, in Islanda e nello Tsavo National Park e sul Lago Magadi in Kenia. Tra i vari errori del film troviamo un episodio in cui il capo del terzetto di cercatori del fuoco maneggia un frammento di terracotta decorata, la quale sarà invece scoperta solo nel Neolitico, periodo posteriore a quello in cui si svolge la storia.
La pellicola è stata il debutto come attore per Ron Perlman, che ha poi legato la propria carriera cinematografica a moltissimi film fantastici: “I pirati della galassia”, “Il nome della rosa” (diretto sempre da Annaud e tratto dal romanzo di Umberto Eco), “I sonnambuli”, “Cronos”, “L’isola perduta”, “Alien 4: la clonazione”, “Blade II”, “Star Trek – Nemesis”, “Rats”, i due capitoli di “Hellboy”, “Desperation” e l’imminente “Lo Hobbit”.
Nel 1982 il film vinse il “Saturn Award” come miglior film internazionale e due “Premi César” come miglior film e miglior regista, mentre nel 1983 si aggiudicò il Premio Oscar per il miglior trucco e cinque “Genie Awards” per i costumi, il suono, le realizzazioni e l’attrice principale.
07/12/2009, Davide Longoni