BARBARA RISOLI

Autrice a tutto tondo, che ama spaziare dal fantastico in generale allo storico sentimentale, Barbara Risoli è una delle autrici contemporanee più interessanti del panorama letterario italiano. Conosciamola meglio.
CHI È BARBARA RISOLI?
Ragioniera nonostante l’allergia fisica per i numeri, mi occupo della contabilità dell’impresa di mio marito. Una faticaccia, ma ci riesco! I miei interessi sono molteplici, elencarli sarebbe un romanzo e non è il momento, forse. Diciamo che le cose che mi interessano sono senza dubbio quelle insolite, vado dall’esistenza vera o presunta degli extraterrestri all’archeologia eretica, nella storia (argomento che amo pur riconoscendo di avere delle lacune scolastiche) vado sempre a cercare l’episodio, la situazione, il personaggio che lasciano dietro di sé un alone di mistero. Grande passione conclamata e sempre sotto aggiornamento da parte mia è la Mitologia greca, vasto argomento che mi incanta. Mi diverte cercare, capire, memorizzare le infinite parentele che la stessa contiene nelle sue leggende, nei suoi miti, nelle sue metafore della vita. Sono senza dubbio affascinata dal lato oscuro delle cose, il comune mi annoia, ciò che cerco nella lettura e nella scrittura è il nuovo, l’originale, ciò che nessuno ha il coraggio di dire o che mi piacerebbe venisse detto. Come hobby ne ho uno che evidenzia probabilmente il mio rifiuto di crescere sino in fondo: i videogiochi, ci si creda o no, a 40 anni mi faccio dei tour de force davanti alla Playstation, ultimamente sulla PS3. Lego questa cosa alla mia famiglia: sposata da 12 anni, ho un figlio di 7 e quando mio marito mi chiede (scherzando) se preferisco un diamante o un videogioco… opto per la seconda scelta. Dicono sia fortunato.
Tuttavia, mi piace precisare che nonostante il mio modo d’essere un po’ sopra le righe, non sono assolutamente trasgressiva.
COME NASCE LA TUA PASSIONE PER LA SCRITTURA?
E’ un male di famiglia. Mio nonno, sottoufficiale dell’esercito nella Seconda Guerra Mondiale, amava scrivere e ha stilato il suo diario di guerra con la descrizione terribile e vera della prigionia in Germania sotto il nazismo. Sinora non è mai stato dato alle stampe per una sorta di rispetto che sento di dovergli per il dolore e il coraggio dimostrati. Ma il male ha preso anche mia madre, scrittrice pure lei, ma meno presente su internet per scelta. Infine sono venuta io, il primo romanzo con un senso logico l’ho scritto a sedici anni, trattasi proprio di quel “L’errore di Cronos” che in questo periodo pare avere molti piacevoli riscontri. Sono andata avanti, scrivere è vivere una vita parallela.
CHI SONO GLI AUTORI A CUI TI ISPIRI O VORRESTI SOMIGLIARE?
No, non mi ispiro a nessuno, rifiuto di farlo, cerco di creare qualcosa di totalmente mio, frutto della mia fantasia. Che poi io possa avere degli autori preferiti che amo leggere, non lo nego, ma volontariamente evito l’emulazione, non mi piace “copiare”, non ha senso. Molte volte casualmente ritrovo idee mie anche in autori rinomati e mi affretto a cancellarle dalle trame per non incorrere nella somiglianza assoluta. Tuttavia, proprio con “L’errore di Cronos”, il primo libro di una saga classificata fantasy, mi si associa spesso e volentieri a Omero, che amo e leggo.
COME NASCONO I TUOI ROMANZI?
Per caso. Basta un pensiero, un’immagine, una persona conosciuta casualmente, un periodo particolare, un desiderio, una passione, qualsiasi cosa faccia scaturire un’idea che a volte si concretizza con un romanzo. Tante sono le idee lasciate in sospeso tra il dire ed il fare, ma non ho fretta, probabilmente le realizzerò tutte.
I PROTAGONISTI, IL LORO ASPETTO, IL LORO CARATTERE PRENDONO SPUNTO DALLA VITA REALE OPPURE NASCONO E VIVONO SOLO NELLA TUA FANTASIA?
Effettivamente, come detto sopra, molti dei miei personaggi prendono spunto da persone realmente esistenti con l’aggiunta ovvia di qualche esasperazione che fanno la trama e la portano a livelli appunto romanzati. Sì, la maggior parte dei personaggi descritti sono esistenti nel nostro tempo e trasportati nel passato, visto che io non scrivo contemporaneo, ma scelgo sempre un’epoca storica che trovo consona per la trama che ho in testa. E’ anche vero che alcuni personaggi sono invece inventati di sana pianta e devo dire che, ma resti tra noi, il lettore più attento mi fa notare il realismo di alcuni protagonisti.
COME ORGANIZZI LE RICERCHE CHE POI ENTRERANNO A FAR PARTE DEI TUOI ROMANZI?
Abitualmente non vado a cercare periodi storici che non conosco, applico le mie conoscenze alla trama. Ovviamente non si può sapere tutto e allora vado a cercare il dettaglio, il particolare, gli usi e le consuetudini. Lo faccio prevalentemente sui libri della mia libreria che vanta molti volumi, ma anche internet mi aiuta a fare ricerche più veloci e più dettagliate, non sempre facili sui libri.
QUANDO HAI DECISO DI PUBBLICARE COME TI SEI MOSSA?
Senza ipocrisie, non avrebbe senso. La primissima pubblicazione l’ho pagata, completamente all’oscuro dei meccanismi ingannevoli di certi editori, ho ceduto alla lusinga. Non ho avuto alcun riscontro, pubblicità zero. Poi ho quasi vinto un concorso e sono stata pubblicata gratuitamente. In seguito ho accettato l’acquisto di alcune copie (per fortuna nulla di oberante). Adesso opto per “l’arena”, come la chiamo io: getto in pasto al lettore il mio prodotto che non subisce alcun editing e non ha costi. Resto dell’idea che gli editori che dichiarano di applicare l’editing non lo fanno, perciò non ha senso farsi abbagliare e magari vedere il proprio testo persino rovinato. Il lettore decida, consapevole perché lo dico che tutto è farina del mio sacco. L’ultimo editore da me scelto ha la splendida prerogativa di essere sincero, di non far promesse che non manterrebbe e di avere delle iniziative che permettono di farsi conoscere.
HAI TROVATO DIFFICOLTÀ NEI TUOI RAPPORTI CON LE CASE EDITRICI?
Sì, ma non voglio approfondire. Anche vero che li ho pure risolti.
COSA PUOI DIRCI DI QUESTE TUE ESPERIENZE?
L’ho detto prima, l’ultimo editore è di quelli che credono nella legge economica e quindi tenta di vendere. Stranamente ci sono editori che non considerano questo “lato oscuro” dell’economia e lasciano perplessi. Ma se non pubblicizzi, come vendi? Non l’ho mai capito, ma non mi riguarda più. Fermamente convinta che la pubblicità è l’anima del commercio, serve mica essere capitalisti per capire che se spendi per produrre, il minimo che puoi fare è pareggiare i conti vendendo. Ma siccome non sono stupida, concludo apertamente che certe realtà editoriali semplicemente vivono con i contributi che coprono ampiamente i costi e li superano.
COME PROCEDE IL POST-PUBBLICAZIONE?
Eh, il punto dolens degli esordienti e degli emergenti! Diciamo che con le mie due ultime pubblicazioni mi sono trovata molto bene perché, come detto, la casa editrice vanta fantasia, iniziativa e dei collaboratori con la mente aperta, la carta della simpatia, che non fa male in un mondo molto serioso. Bisogna dirlo però, senza falsi preamboli: siamo esordienti, dobbiamo lavorare, dobbiamo farlo prima di pubblicare e dobbiamo farlo dopo. La post pubblicazione funziona se seguita e condita con idee, iniziative, collaborazioni reciproche. Mi permetto di segnalare il mio progetto che vorrebbe unire una pubblicità macroscopica. L’ho chiamato RIX DELIRIUM dove Rix sta per Risoli, nomignolo datomi da Federica D’Ascani, scrittrice horror. La faccio molto breve: confeziono book trailers 100% legali con l’uso delle facce di autori che si prestano al gioco per rappresentare personaggi del libro pubblicizzato. Nei ringraziamenti queste persone vengono citate con una pubblicità nella pubblicità. Ci sono state tre uscite e siamo visti persino in Brasile. E’ una soddisfazione come lo è dare tanto spazio al musicista emergente delle colonne sonore scelte, Marcos Cala, spagnolo di Cadice.
Tutto questo per dire che bisogna, lo ripeto, lavorare per se stessi perché nessuno lo fa la tuo posto a livelli medio-bassi come noi esordienti. Non credere alle promesse, non valgono nulla. Guardare i fatti per valutare una casa editrice. Io posso dire di avere fatto due belle presentazioni e ne sono molto soddisfatta.
E visto che si parla di post-pubblicazione, segnalo i miei titoli, si può? Ho pubblicato LA STIRPE (fantascienza), IL VELENO DEL CUORE (storico sentimentale e vincitore del concorso IL CLUB DEI LETTORI 2008/2009), L’ERRORE DI CRONOS (mitologico-fantastico), LA GRAZIA DEL FATO (sequel de L’’ERRORE DI CRONOS). Sto lavorando al sequel de IL VELENO DEL CUORE, storico nella Francia rivoluzionaria.
Ringrazio per questa intervista che mi ha lusingata ma specialmente divertita.
E NOI RINGRAZIAMO TE!
09/08/2009, Simona Gervasone