A TORINO DUE MOSTRE SUGLI URANIA

In questo 2012 si festeggiano i sessant’anni della più longeva collana italiana di romanzi di genere fantastico, gli Urania della Mondadori, che dal 1952 accompagna sogni e incubi sul futuro e su universi fantasy di diverse generazioni di italiani.

La prima mostra è di scena, fino al 10 ottobre, alla Biblioteca della Regione Piemonte in via Confienza 14, e presenta una serie di copertine d’epoca di romanzi Urania di fantascienza, appartenenti alla collezione personale di Riccardo Migliori, esperto di fumetto e fantastico, presidente dell’Atif e fondatore del Museo del modellismo e del giocattolo di Chivasso. In parallelo alla mostra ci sono stati diversi appuntamenti, come il 19 settembre un incontro su Ray Bradbury con Giuliano Giachino, il 26 settembre è stata di scena Margherita Hack con un approfondimento su di lei di Giovanna Marino, mentre il 3 ottobre è la volta di Giovanni del Ponte per parlare di fantascienza per adulti e ragazzi e il 10 sono di scena le Civiltà extraterrestri con Walter Ferreri. L’ingresso è libero.

La seconda mostra, con vari eventi collaterali, è organizzata dal Mufant, Museo del fantastico e della fantascienza, di via Luini 195, in collaborazione con la Biblioteca civica centrale di via della Cittadella 5. Ingresso 3 euro con visita anche alla collezione permanente.

Sabato 27 ottobre alle 16, presso il Mufant di via Luini inaugurazione della mostra con Giuseppe Lippi, curatore di Urania, Riccardo Valla, traduttore di diversi romanzi di fantascienza e fantasy, Paolo Bertetti, docente universitario, Piero Gondolo della Riva, esperto di Jules Verne. Ci sarà in parallelo anche una mostra alla Biblioteca civica Centrale, sempre su Urania, dal 29 ottobre fino al 30 novembre. Ingresso libero.

Inoltre i responsabili del Mufant, Davide Monopoli e Silvia Casolari, con Riccardo Valla, presentano tre appuntamenti di approfondimento sulla letteratura di fantascienza, presso la Biblioteca civica di via della Cittadella 5, il 5 e 19 novembre e il 3 dicembre alle 17. Ingresso libero.

Elena Romanello